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Visualizzazione dei post da marzo, 2022

L'angelo e la strega

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    Marta Bazzani 2'A

SCAROLA MBUTTUNATA - prof.ssa Maria Teresa Calzolari

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Cari Wiligelmini, come state? Oggi vi proponiamo una ricetta tipicamente campana gentilmente suggerita dalla professoressa Maria Teresa Calzolari. Si tratta della “scarola mbuttunata”. La scarola imbottita (in napoletano scarola mbuttunata) viene preparata durante i periodi delle festività, soprattutto quelle natalizie. Si tratta di una preparazione di origine contadina che viene servita come contorno o come secondo piatto leggero.  INGREDIENTI: -800 g di scarola (2 cespi) -2 spicchio d’aglio -80 g di olio extravergine d’oliva -50 g di uva passa -50 g di pinoli -50 g di olive nere denocciolate -10 g di capperi sotto sale (da dissalare) -10 g di acciughe sott’olio -50 g di pangrattato -30 g di pecorino (da grattugiare) -Sale fino q.b. -Pepe nero q.b. -1 ciuffo di prezzemolo PROCEDIMENTO: Mondate la scarola togliendo le foglie più esterne e conservando quelle più tenere e incidete con una croce la base, lavatela per bene e sgocciolatela; lasciate insaporire l’aglio nei 40 g di olio i...

L’orizzonte

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  Foto di Anneflore Biard 4D

I flussi di coscienza mi hanno distrutto l'anima - Riccardo Mantovani

Scrivere tutti i giorni fa schifo. Lo detesto. Il continuo tormento emotivo non assimilabile in altri modi. Un veleno che scorre di millilitro in millilitro, come ruote chiodate all’interno dei canali venosi. All’interno dei capillari oculari, che divengono pesanti. E le palpebre chiudono i petali della giornata, prima che essa inizi. Ogni parola che digito, che scarabocchio, che incido, diventa reale. Tangibile. Riempie un vuoto continuo, che però mi opprime nella sua complessità. Mi opprime se privo di qualsiasi cosa; mi opprime se pieno di qualsiasi cosa. Soprattutto, se quel “qualsiasi cosa” sono io stesso. Le mie frasi. I miei pensieri, che non nascondo più. Qualcuno sa cosa voglia dire non sentire i pezzi di sé ? Non percepirsi nel toccarsi il viso allo specchio ? Nel non riconoscere i propri comportamenti, che però proseguono comunque, e si fanno sempre più gravi ? Qualcuno sa cosa voglia dire gridare il proprio nome, per vergogna nel chiamarne un altro? La paura e il disagio ne...

Nuotare nei pensieri

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  Ludovica di Montefiano 3'D

Ti odio, anzi no ti amo!

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Cari lettori, tra una verifica e un’altra mi piace rilassarmi con un film o una puntata di una serie tv. Oggi, dopo uno studio matto e disperato ho visto “Ti odio,anzi no ti amo" su Prime Video . Sarà che io adoro le commedie romantiche e ogni volta che succede qualcosa di bello, stupefacente, felice o drammatico mi commuovo (è più forte di me), ma anche questa volta è successo, ovviamente! Parla di Lucy Hutton e Joshua Templeman, due colleghi costretti a lavorare insieme dopo che le loro aziende sono state unite in una sola casa editrice; sono due caratteri e personaggi completamente diversi (lui super organizzato e preciso, lei disordinata e costantemente gioiosa); si odiano profondamente a causa delle loro diversità, ma per una lotta alla promozione come direttore creativo, i due si troveranno ancora più a stretto contatto e tra una battuta e l'altra il loro rapporto cambierà … Non vi dico come finisce perché non vorrei rovinarvi il finale, ma sappiate che mi è davvero piac...

TORTA DI CASTAGNE - prof. Gian Luca Benedetti

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Cari wiligelmini come state? Oggi siamo tornati con una nuova ricetta per addolcire i vostri pomeriggi! Il professore Benedetti Gian Luca ci propone la torta di castagne. È un dolce dalle origini antiche, risale all’ epoca romana quando, in assenza di grano, si utilizzavano le castagne per fare il pane di necessità e sfamare le persone in periodi di crisi. Oggi questa prelibatezza viene cosumata sia nel periodo natalizio sia in quello pasquale, in particolare nel piemontese. INGREDIENTI: 150g di farina di castagne; 150g di zucchero; 1 hg di burro; 1 dose di lievito (circa 16g); 1 bicchiere di liquore dolce (sassolino); 1 bicchiere di latte; 3 uova intere; 2 mele renette. PROCEDIMENTO: Unire alla farina lo zucchero, il burro fuso, i tuorli e il liquore; amalgamare il tutto bene in modo tale che non si formino grumi. Successivamente aggiungere la dose sciolta nel latte,le mele tagliate a pezzetti piccoli,e, infine, i tuorli montati a neve. Ungere e infarinare uno stampo (diametro 26), v...

Vienimi a prendere Ossidiana - Riccardo Mantovani

Meriterò mai di esser felice ?  di non mettere in muto il muro  perché consapevole vuoto  di firme e notifiche ?  Mi appoggio ad un palo con la paura che cada  non troppo distante  ma comunque lontano da casa  E ti fisso, o stupida gemma gialla  che con le tue sorelle siete  la luce di via Vittorio Emanuele  il San Pietroburgo delle mie condanne  E non soffro il freddo, con la tosse  le dita puzzano di morte  tengo un semplice fiore rosa  consapevole di starlo intossicando  Ne prendo uno con le spine  consapevole di avvelenarmi  perché già velenoso  sopravviverò con il segnarmi  Vienimi a prendere Ossidiana  prendimi e portami via  che sei il topos della libertà  dalla condanna dell’amore di una vita 

Plautobus

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  PlautoBus   Oggi 16 Marzo alcune classi terze hanno avuto l’opportunità di assistere allo spettacolo PlautoBus , presentato dalla compagnia teatrale “Teatro dell’Osso” di Napoli. Questa non è la prima volta che la compagnia si esibisce nel nostro liceo: infatti alcuni anni fa altri alunni della scuola avevano partecipato alla stessa rappresentazione. Dopo una breve introduzione fatta da Orazio Cerino, uno dei curatori dello show, è iniziata la performance che si focalizza sull’analisi del teatro plautino e delle più famose commedie composte dall’autore come l’ Aulularia o il Miles Gloriosus . La recitazione comprendeva scene in italiano, dove veniva spiegata l’organizzazione del teatro romano, e scene tratte da opere di Plauto interamente in latino, recitate in modo tale da far capire il senso generale degli sketch a noi spettatori. La chiave moderna e contemporanea data all’interpretazione ha reso la visione molto simpatica e leggera, inoltre gli attori protagon...

Sukuna

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Emma Sofia Montanari 1'C

Waterfall

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Foto di Chiara Stagi  

Un disperato, infantile, cambiamento - Riccardo Mantovani

“Con tutta onestà, oggi non so davvero cosa scrivere. È un giorno un po’ così: so di doverlo fare, ma non so come. Non so cosa. Sembra quasi un bel giorno. C’è un enorme sole giallo che rischiara le fredde membra di questa città stanca. La gente corre e corre. Io non mi appresto neanche a seguirla. Cammino nelle mie solite scarpe sfaldate con una giacca primaverile. Siamo a Marzo e giro con una giacca primaverile. Che strano. Però giuro si sta bene. Non c’è nulla che non vada. È qualcosa di quasi surreale. Sarò morto ? In questi giorni ho ricercato in tutte le maniere possibili il cambiamento - in caso vi interessi -. Ho abbandonato le vecchie canzoni, come “Wish You Were Here” - Have a Cigar nel cuore -; ho tagliato i capelli tanto da ricevere dalle amiche complimenti del tipo: “È un taglio troppo standard per te, e già questo destabilizza. Il fatto che ti stia pure bene aggrava il tutto.” - si Lu, non piace nemmeno a me. Però c’era bisogno di novità, che qua era tutto troppo stantio....

In mezzo alla natura

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Foto di Giulia Carrucciu  

Ipse Dixit #10

Mariano parlando dei temi dei costumi di carnevale : "Studente hai visto Peaky Blinders?" Studente: "No prof non l'ho visto" Mariano: "E Dragon Ball invece?" Studente: "Si quello l'ho visto" Mariano: "Bravo! Hai superato il test attitudinale!"

C’est Paris!

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Valentina Fabbri 5'A

Threatened paradise

When we think about pollution we generally imagine cities full of smog and CO2, plastic islands in the ocean or toxic fumes produced by industries. We absolutely don’t think about some of the most popular and magic islands in the world:  Maldives.  These islands, located in the Indian ocean, are considered an earthly paradise for everyone that  needs a relaxing holiday. They are a paradise land for a lot of animals and most of all fish. Just over 50 meters from the beach you can observe the incredible Coral Reef, among the richest  of fish and coral in the oceans. You can practice snorkeling or diving and see manta rays, turtles and little sharks around you not  farther than 10 meters. When you think about these islands you don’t normally think about the problem of pollution, do you? Well, some of these earthly paradises, especially those which are inhabited, are full of garbage and  plastic. The first problem is the little interest of some of the inhabitan...

Per la pace in Ucraina

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 Per la pace in Ucraina   In seguito agli avvenimenti in Ucraina, noi studenti del liceo ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa.  Venerdì 4 Marzo ci siamo trovati in aula di disegno per fare degli striscioni con un messaggio di pace da appendere poi sulle cancellate del nostro liceo. Crediamo sia importante non sottovalutare ciò che sta accadendo ai nostri vicini ucraini, mostrandoci aperti e solidali. Questa guerra nel cuore dell’Europa è qualcosa di atroce e disumano e ci sembra giusto non restare indifferenti.  Margherita Guidetti e Caterina Barani

Lago di Garda

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Foto di Giorgia Poletti 4D  

PIZZA IN TEGLIA ALTA E SOFFICE - prof. Gianluca Benedetti

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Ciao a tutti  wiligelmini , oggi vi proponiamo una ricetta classica ma che non stanca mai: PIZZA IN TEGLIA  ALTA E SOFFICE del prof Benedetti. Ingredienti: -500g di farina (metà 00 e metà  manitoba ) -7g di lievito di birra disidratato -2 cucchiaini di zucchero -400mL di acqua -50mL di olio extravergine d’oliva -1 cucchiaino di sale (pieno) Per il condimento: -300g di salsa di pomodoro con sale, olio e spezie -250g di mozzarella a dadini   Procedimento: Per prima cosa mescoliamo le due fa rine (possiamo usare anche solo  farina 00). Aggiungiamo il lievito di bir ra e lo zucchero, e mescoliamo.  In una ciotola capiente versiamo l'ac qua tiepida. Aggiungiamo l'olio  e iniziamo a mescolare e a incorporare la f arina, una manciata alla volta.  Quando ne abbiamo usato metà, aggiungi amo il sale e continuiamo a me scolare. Al termine l'impasto risult erà molto denso ma appiccicoso.  Copriamo con la pellicola per alimenti e lasciamo lievitare in luo...

Una volpe al cominciar dell’erta Parte 1: 21 ottobre - Matilde Avallone

Come ogni mercoledì mattina, m’inebriavo dell’aroma e del gusto del caffè, seduto ad uno dei tanti tavolini sistemati fuori dal mio bar di fiducia. Piazza della Signoria stava iniziando a svuotare di turisti, ripopolandosi di fiorentini. L’afa estiva, quasi soffocante, se ne era andata ormai da tempo, cedendo il posto alla Tramontana, per ora moderata. Il cielo sfumava il suo azzurro con il grigio ed il fiato che usciva dalle bocche della gente era ben visibile. Cappotti, piumini, sciarpe e talvolta berretti componevano il vestiario della maggior parte delle persone nella piazza e nei tavolini di metallo fuori dal bar. Non c’erano molte persone in giro, forse a causa dell’orario:le 7:45 non penso siano proprio l’ora ideale per passeggiare ed ammirare i capolavori della piazza, ma è proprio il motivo per cui, in autunno, vengo a prendere il caffè a quest’ora:c’è poca confusione, il caffè riscalda al punto giusto ed ho il tempo per godermelo senza lo stress del rischiare di arrivare tard...