Friday for future: anche Modena si unisce alle proteste.

La maggior parte
dei manifestanti portava cartelloni, striscioni e manifesti che inneggiavano
alla tutela ambientale e ad un miglior utilizzo delle risorse, sostenendo che
non esiste un “pianeta B” su cui andare a vivere quando avremo distrutto il
nostro. Il corteo, però, è stato caratterizzato da una serie di
strumentalizzazioni di tipo politico che hanno almeno in parte stravolto il
senso della protesta: sono stati intonati svariati cori contro i membri del
governo come ad esempio l’insensato “Più pinguini, meno Salvini”, sono state
sventolate alcune bandiere “No TAV” e alcuni manifestanti hanno inneggiato alla
distruzione del sistema capitalistico, ritenuto il principale responsabile del
cambiamento climatico e dell’emergenza ambientale. Inoltre, preme sottolineare
la non casualità della data scelta per questo secondo global strike for future:
non aveva forse i connotati di una protesta ad alto contenuto politico data la
grande vicinanza alle imminenti elezioni europee ed amministrative, nonostante
fosse stata promossa come un’iniziativa totalmente apartitica e apolitica?
Una
volta giunti in piazza Matteotti, hanno parlato dal palco alcuni dei
rappresentanti del movimento. Tutti chiedono un intervento concreto e pratico
da parte dei governi locali, nazionali e sovranazionali e hanno fatti diversi
rimandi alla politica e ai candidati alle prossime elezioni, in particolare a
Gian Carlo Muzzarelli, attuale sindaco di Modena e candidato al secondo
mandato, presente in piazza. Però, i primi a non proporre nulla di concreto e
attuabile nella vita di tutti i giorni sono proprio i ragazzi che si sono fatti
portavoce delle istanze del movimento.

Prima di chiedere tutte queste grandi manovre ai nostri
amministratori, non dovremmo forse cercare di condurre una vita più
ecosostenibile noi in prima persona e mantenere nel nostro piccolo in maniera
concreta e coerente un atteggiamento che non distrugga il nostro pianeta?
Anziché protestare contro le emissioni delle auto sostenendo che siano la causa
maggiore di tumori respiratori, non sarebbe meglio non fumare tabacco o altre
sostante come in realtà fanno molti dei manifestanti? Il problema dell’inquinamento
è molto grave e dobbiamo assolutamente fare qualcosa per risolverlo se
vogliamo vivere nel nostro pianeta come
lo conosciamo oggi, ma probabilmente alla base di tutto ci sono due tematiche
ancora più importanti, quelle della coerenza e della strumentalizzazione.
Alberto Santini