Viaggio a Praga!




“La mia orchestra è Praga” - Wolfgang Amadeus Mozart

Quando ho scoperto la meta della nostra gita non sapevo che aspettarmi da una città come Praga, quando poi ho saputo delle 14 ore di viaggio in autobus sono stata costretta, al contrario, a crearmi delle grandi aspettative.
Praga però non mi ha affatto delusa: fin dal primo giorno la sua atmosfera e la sua bellezza mi hanno conquistata. Girando la città non ho fatto altro che rivolgere lo sguardo agli eleganti edifici che la decorano, passando da vere e proprie regge a piccole casette di vivaci colori.
Uno dei momenti più suggestivi e romantici è stato quando su Ponte Carlo, maestoso monumento del centro storico, abbiamo assistito alla camminata di una coppia di sposi e in lontananza si udivano le note di un violino. All’orizzonte si poteva ammirare la collinetta dove è situato il Castello di Praga, da sempre sede del potere ceco, ritenuto come una “città nella città”: esso comprende infatti numerose casette, torri, strade, chiese ed edifici come il Palazzo Reale. Il castello, definito come il più grande al mondo, si affaccia sul fiume Moldava, il quale attraversa tutta Praga regalando splendidi riflessi del tramonto sul far della sera. Splendido luogo del centro storico è Piazza della Città Vecchia, decorata da edifici sontuosi, monumenti storici e splendide chiese gotiche. Quando sono entrata per la prima volta in questa immensa piazza mi sono sentita sopraffatta dalla sua smisurata imponenza ed eleganza. Gli antichi edifici della piazza sono stati trasformati in suggestivi locali, dove abbiamo deciso di fermarci talvolta per gustare il cibo praghese e l’ottima birra ceca (molto più economica dell’acqua!).
Ma Praga è anche immagine di importanti storie del passato e fortunatamente durante la seconda guerra mondiale non è stata danneggiata da molti bombardamenti. Abbiamo visitato ad esempio la famosa Piazza San Venceslao, dove nel 1969 gli studenti Jan Palach e Jan Zajìc si diedero fuoco come protesta contro l' invasione delle truppe sovietiche. Non solo però, poiché sempre in questo viale Vaclav Havel, protagonista della “Rivoluzione di velluto“, tenne alcuni dei suoi più importanti discorsi. Un ulteriore e spaventosa testimonianza del passato è il quartiere ebraico, di cui abbiamo visitato il cimitero: immaginate di camminare su dei sentieri angusti, tra 12000 lapidi accatastate le une sulle altre, dal momento che avevano terminato lo spazio disponibile per seppellire i propri cari.
Uno dei luoghi che però mi ha maggiormente colpita, più che altro per lo spirito di libertà che si respira tra quelle strade, è stato il muro di John Lennon: i Beatles e in generale la musica hanno ispirato molti giovani, durante il regime comunista, ad un’ottica pacifista e alla libertà d’espressione. Da allora, persone di tutto il mondo lasciano su questo muro messaggi, testi di canzoni ed immagini che trasmettono ancora il valore significativo di quel tributo alla musica.
Praga è una città magnifica, suggestiva e affascinante, ricca d’arte e colma di una forte e significativa storia, di cui ancora oggi porta i segni; nonostante ciò è una città proiettata al futuro, moderna e di classe.
Alice Cuni

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