MAGARI UN GIORNO - studentessa di terza


Un giorno, quando tutto questo sarà finito, potremo tornare a vivere la vita che abbiamo sempre vissuto. Potremo tornare ad immergerci nella frenesia che al giorno d’oggi caratterizza la nostra società. Potremo tornare ad affrontare ogni problema con grande superficialità proprio come, purtroppo, le figure che dovrebbero essere il nostro modello ci hanno insegnato a fare.
Penso però che questa volta la lezione sia stata chiara e che, chi più e chi meno, in questi giorni di solitudine, siamo tutti stati costretti a riflettere. Riflettere sull'importanza di ciò che, perso in mezzo alla realtà quotidiana, non eravamo in grado di apprezzare.
Quando saremo liberi da questo tempo che sembra scorrere più lento che mai, quando ci troveremo nuovamente di fronte alla vita che in questi giorni rimpiangiamo con nostalgia, quando quel momento arriverà, spero che ognuno di noi abbia il coraggio di abbattere i muri di indifferenza che ci dividono gli uni dagli altri. Spero che troveremo la forza per dare quegli abbracci che non abbiamo mai dato, per dire quelle parole che temevamo di dire, per dare quei baci che avevamo tanta paura di dare.
Spero che questo virus possa, paradossalmente, curare l’egoismo e l’egocentrismo che di questi giorni ci stanno lentamente uccidendo, non come individui, ma come parte di qualcosa di più ampio. Come parte di un unico e grande gruppo di cittadini, i cittadini del mondo.
Spero che, quel giorno, l’altruismo che ormai da troppo tempo è sepolto dentro ai nostri cuori possa riaffiorare, per riniziare a vivere la vita tutti insieme, un po’ più uniti.

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