ANNUS HORRIBILIS

 L’Italia è in ginocchio a causa del maltempo tra piogge incessanti e nevicate, in particolare ieri pomeriggio si è rotto l’argine del fiume Panaro nel comune di Castelfranco Emilia. Sono decine le famiglie evacuate nel territorio tra Gaggio e Nonantola. Al momento sono 64 le persone che hanno trovato asilo nelle aree di assistenza. Dalla scorsa mattinata squadre di vigili del fuoco in assetto alluvionale sono impegnate per l’evacuazione delle famiglie rimaste intrappolate nelle loro abitazioni. Per circa mezz’ora è stata chiusa la ferrovia di Castelfranco Emilia, successivamente riaperta alle 9:15 circa. La piena del Panaro ha causato anche il cedimento di un pilone del ponte Samone che è stato chiuso dai vigili del fuoco. Il ponte si trova nell’appennino modenese, nel comune di Pavullo nel Frignano, una quarantina di chilometri più a monte rispetto al punto dove il Panaro ha rotto gli argini. 

Purtroppo nel pomeriggio l’acqua esondata dal Panaro ha raggiunto il centro abitato di Nonantola e, riversandosi nei cortili di case e aziende, ha allagato i locali provocando ingenti danni. È stato impossibile fermarne l’avanzata: le autorità locali hanno invitato le persone a liberare i piani bassi delle loro abitazioni, oltre a non riversarsi sulle strade a piedi o in auto. Il livello è attualmente basso, ma in alcune zone del paese l’acqua raggiunge i 50 centimetri. In varie zone di Nonantola, a causa dell’emergenza, manca l’energia elettrica. Sono circa 3000 le utenze staccate e il ritorno alla normalità richiede alcuni giorni. L’emergenza Covid complica ulteriormente la situazione, in particolare per quanto riguarda l’assistenza domiciliare di carattere sanitario. Protezione Civile e vigili del fuoco stanno cercando di tamponare la fuoriuscita in corrispondenza della rottura dell’argine, una falla di circa 70 metri; la Regione promette sarà chiusa nel giro di 24 ore. I mezzi d'opera lavorano incessantemente sui terrapieni per depositare pietre, che sono state fatte arrivare in zona con alcuni camion.  A Modena intanto sono stati chiusi, in via precauzionale, i ponti sul fiume Secchia, la via Emilia, la Nonantolana e alcune vie di collegamento locali. 



Queste immagini ci sono state inviate da studenti del liceo Wiligelmo.
Con questo articolo volgiamo esprimere la nostra vicinanza a loro
e a tutti gli abitanti delle zone colpite dall'inondazione.

                                      Michela Martin e Matilde Careri

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