5 consigli per usare google meet

 

5 CONSIGLI PER USARE AL MEGLIO GOOGLE MEET

 

Quando usiamo google meet non abbiamo idea del potenziale che questo fantastico strumento può avere, se sfruttato al meglio.

In questa guida spiegherò quindi come migliorare le proprie esperienze sulla piattaforma google meet.

 

1.            La visualizzazione.

È capitato molte volte di non vedere tutti i partecipanti nel caos generale, ma esiste un modo per vedere più persone rispetto al metodo di visualizzazione normale.

 

1.    Apri le impostazioni


1.  2.  Vai nella sezione “Modifica layout”



3.    Seleziona l’impostazione “Mosaico” e metti il numero di caselle al massimo


2. La presentazione ottimale

Esiste un modo per migliorare la presentazione dello schermo, migliorando la qualità di un video e soprattutto, se è necessario, aprire altre schede mentre si sta presentando.

     1. Apri la schermata della presentazione 
 


2.    Seleziona “Una scheda”





3.    Seleziona la scheda che vuoi condividere e premi “Condividi”



   3. Il “Push to talk”

Uno dei piccoli segreti di questa piattaforma consiste nel fatto che una volta cliccato un pulsante potrai cliccarlo di nuovo premendo la barra spaziatrice.

 

ATTENZIONE, funziona solo se non si premono altri pulsanti.

 

4. Lo sfondo personalizzato

Non volete che gli altri vedano la vostra casa in disordine ma dovete accendere la telecamera per forza?

Nessun problema con lo sperimentale green screen virtuale di google meet.

 

1.    Apri le impostazioni

    


2. Seleziona “Applica effetti visivi”

5. La qualità del video


Se volete vedere meglio dalla telecamera o aumentare la fluidità della conferenza, non è difficile, basta alzare (per vedere meglio) o abbassare (per vedere più fluido) la risoluzione della telecamera.


 


1.     Apri le impostazioni avanzate



2.    Seleziona “Video” e scegli la tua risoluzione preferita










Post popolari in questo blog

PASTA CON LENTICCHIE ALLA PUGLIESE - prof. Mauro Alò

ANIME SCALZE - FABIO GEDA

La voce di Francesca, il silenzio di Paolo: compassione e nostalgia nel canto V