Papa Francesco e la sua prima intervista su Rai3
Domenica sera Papa Francesco, in collegamento video da Casa Santa Marta, in Vaticano, dove risiede, è stato intervistato per la prima volta da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” su RaiTre.
“La guerra è un controsenso della Creazione. Dio crea l’uomo e la donna e li invita a lavorare, fare figli, coltivare la terra: e loro si fanno la guerra tra fratelli. Per questo la guerra è sempre distruzione. Lavorare la terra, curare i figli, portare avanti una famiglia, far crescere la società è costruire: fare la guerra è distruggere”;
E’ così che papa Francesco inizia a parlare di uno dei tanti temi che affronterà nel corso dell’intervista, nella quale ribadisce fin da subito il suo messaggio di pace ed il controsenso della guerra che viene messa al primo posto in qualsiasi caso, e che porta a mettere al secondo bambini e migranti che muoiono di fame e freddo.
Ricorda il forte dolore che colpisce le persone, dolore e male che hanno toccato anche i medici, gli infermieri e infermiere durante la pandemia - dice il papa - che hanno dato la vita in questa pandemia e hanno scelto di rimanere lì con gli ammalati, quando in quest’ultimo periodo è molto più comune “guardare da un’altra parte”, cadendo nella tentazione dell’indifferenza ».
Poi il Papa ha affrontato anche nel resto dell’intervista molti argomenti: parla di se stesso, delle sue passioni musicali, del suo aver deciso da piccolo di fare il macellaio una volta cresciuto; insomma si presenta come un uomo comune, che come tutti gli altri ha degli interessi personali al di fuori del lavoro e a cui piace stare con i suoi pochi e veri amici.
Ma non ha parlato solo di se stesso, anzi, il motivo che ha fatto rimanere connessi all’intervista molti spettatori sono i significativi e allo stesso tempo interessanti temi, di cui ha parlato apertamente Francesco, come la situazione nell’UE, le migrazioni, ma prima di tutto i lager in Libia e il trattamento criminale dei migranti, al quale si collega anche la situazione del Mediterraneo paragonato da lui stesso ad un cimitero.
Papa Francesco si è rivolto anche alle singole famiglie, alle quali ha ricordato l’importanza della vicinanza con i loro figli, ma ha trattato anche diverse tematiche come la mondanità spirituale e le conseguenze che porta alla Chiesa, il tema del perdono e infine la cura della nostra Madre Terra e la sottovalutata importanza del nostro ambiente.
Finisce poi la sua intervista facendo a tutti coloro che lo stavano seguendo e ascoltando una richiesta: «Pregate, per me; se qualcuno non prega, mandate energie positive, pensieri positivi». Poi il Papa ha citato un film di De Sica, “Miracolo a Milano”: «Lì c'era un indovino che mendicava chiedendo 100 lire. Io vi chiedo 100 preghiere».
Rebecca Fontanesi