The Ancient Magus Bride

Mi va bene qualsiasi cosa.
Voglio solo un posto dove poter tornare.

Si può aver già perso tutto a soli quindici anni?
E’ il caso di Chise Hatori, una ragazza giapponese dagli inusuali capelli rossi e una caratteristica molto particolare. Lei è una sleigh beggy: attira a sé creature di svariata natura, come ariel (fate), fuochi fatui, spiriti e mostri poco definiti, come un’ape regina nel proprio alveare, e, a quanto pare, è capace di vederli, sentire queste presenze provenienti “al di là del velo”. Fin da quando era piccola ne è sempre stata circondata, in ogni anfratto, angolo la osservavano, le sussurravano, ma spesso non si limitavano alle parole. La benevolenza dei “vicini” non corrisponde completamente al bene di coloro cui sono affezionati.
La sua condizione non le ha mai permesso di vivere una vita normale agli occhi di chi non era in grado di vedere come lei. Malvista e giudicata da tutti, dopo aver sperimentato un abbandono dopo
l’altro, non ha opzione rimanente se non quella di farla finita. Ma non cercò la morte: chiedeva solo un luogo da chiamare casa. Decide quindi di accettare la strana proposta di vendersi a un’asta, a qualcuno che la desiderasse, ignara di quanto la sua vita sarebbe cambiata di lì a poco.
Proprio durante la vendita, una figura alta, ammantata elegantemente di nero, con un velo rosso
che gli copriva il volto irrompe bruscamente nella sala: il suo nome è Elias Ainsworth, “un residuato
in via d’estinzione”, un mago. Il suo aspetto bizzarro tradisce la sua natura affatto umana: la testa
era un teschio di animale allungato, con aggiunta di corna e due pupille rosse dove avrebbero
dovuto trovarsi gli occhi. Sconcertando i presenti, sborsa una cifra pari a cinque milioni di sterline
per portarla con sé e renderla sua discepola… nonché sua moglie.

Non ho mai pensato nemmeno una volta… di esserne contenta…!
Be’,… allora… farò in modo che un giorno, tu possa pensarlo.

Così inizia la nuova vita di Chise Hatori, ora allieva di un mago alquanto singolare nella sua casa
nella campagna londinese, tra studi di magia e innumerevoli avventure, nella serie manga “The
ancient magus’ bride”, di Kore Yamazaki. Durante la loro convivenza, imparerà a conoscere meglio
quella realtà magica sembratale sempre troppo distante e pericolosa, e, forse il mistero più grande,
il suo insegnante, il primo ad averla considerata parte della sua famiglia. Al momento, il fumetto
comprende 17 volumi, di cui il primo arco narrativo concluso e il secondo ancora in prosecuzione.
In ogni momento, si sente la presenza irreale del “magico” che trasuda dai disegni, dalle parole, in
tutte le pagine. Il rapporto tra magia e realtà viene a mancare, tanto sono incastrati l’una nell’altra
da parlare di una cosa sola. La narrazione non è mai troppo veloce, senza sembrare ridondante o
noiosa: scene d’azione si intrecciano a momenti più rilassati, a volte esilaranti, il tutto arricchito da
un alone di meraviglia e mistero, paura e compassione. Ciascun personaggio ha le proprie
sfumature e una caratteristica crescita personale fatta di rapporti e situazioni differenti, e ognuno
dà una propria visione, interpretazione degli eventi.
A mio avviso, vale ogni minuto di lettura: il solo sviluppo della relazione tra Chise ed Elias è
sufficiente a trascinarti nella storia della loro vita, e con ogni mistero che necessita una
spiegazione non si può fare a meno di chiedersi come tutto andrà a finire. Credo sia un’ottima
lettura per passare il tempo, con momenti più o meno pesanti, per ritrovare anche nella nostra vita
quel nostalgico senso di “magico” che ciascuno ha dentro di sé, almeno un po’.
Qualsiasi cosa sia successa e qualunque sia il tuo passato, non cambia il fatto che tu adesso ti
trovi qui
.”

Greta Lugli 4F

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