INTERSTELLAR



Era un buio e tempestoso giovedì sera e non potevo continuare a sprecare il mio tempo sul divano senza fare nulla. Fu allora che l’immagine dell’icona di Netflix  mi si stampò in mente e non potei resistere all’impulso fortissimo di guardare qualcosa di appagante. Perciò oggi sono qui per parlarvi dell’eccezionale film che ha scacciato via la noia dal mio tenebroso giovedì sera. Premetto che questa recensione sarà più lunga, ma il film merita tutto il tempo speso per leggerla.
Il film di cui oggi voglio parlarvi è “Interstellar”, un film di fantascienza del 2014 diretto da Christopher Nolan. Interpretato da Matthew McConaughey,  Anne Hathaway, Jessica Chastain e Michael Caine; il film narra di un gruppo di astronauti che viaggiano attraverso un wormhole in cerca di una nuova casa per l'umanità. “Interstellar” ha vinto l'Oscar per i migliori effetti speciali nel 2015 ed ha ricevuto altre quattro candidature.
In un futuro ipotetico dove il cibo scarseggia e la vita quotidiana è caratterizzata da mastodontiche tempeste di sabbia, Cooper, il protagonista, vive da vedovo  nella fattoria dove lavora insieme ai suoi due figli, Tom e Murphy, e insieme al suocero. Murphy assiste nella sua stanza a strani fenomeni quali la caduta di libri e di altri oggetti dalla libreria: crede che la stanza sia infestata da un "fantasma" invisibile, che sembra cerchi di comunicare con lei in codice Morse. Durante una delle grandi tempeste di polvere, si formano strisce di sabbia sul pavimento. Cooper intuisce possa trattarsi di codice binario e ottiene così delle coordinate geografiche. Dopo un giorno di viaggio lui e Murphy arrivano nel punto indicato dalle coordinate, subito vengono catturati e condotti in quella che si rivelerà essere la base segreta della NASA. Il professor Brand, una sorta di direttore, rivela a Cooper il piano della NASA per salvare l'umanità. Per prima cosa gli svela l'esistenza di un cunicolo spazio-temporale, o wormhole, opera secondo gli scienziati di una civiltà superiore, esseri penta-dimensionali che intendono aiutare il genere umano. Il cunicolo infatti conduce ad un'altra galassia e a nuovi pianeti, i quali potrebbero costituire la nuova "casa" dell'umanità. Un decennio prima la Nasa aveva inviato dodici astronauti su altrettanti pianeti. Tre astronauti su dodici avevano inviato dati promettenti, in base ai quali sembrerebbe possibile sopravvivere sui relativi pianeti, tutti orbitanti attorno a un enorme buco nero. Cooper, distrutto dal fatto di dover lasciare i suoi figli, accetta l’incarico di guidare la spedizione che raggiungerà i tre pianeti. In tutto il tempo in cui Cooper sarà via, il professore cercherà di risolvere la difficilissima teoria del tutto. I figli di Cooper reagiscono in  modi differenti a questa partenza, Murphy infatti prende la partenza del padre come tradimento. L'equipaggio  è composto da Amelia Brand, dagli scienziati Romilly e Doyle, e dai robot TARS e CASE. Dopo due anni di viaggio fino a Saturno, la nave finalmente attraversa il tunnel spaziale. Il primo pianeta che raggiungono è quello esplorato dalla scienziata Miller. Il pianeta risulta così vicino al buco nero che la sua gravità rallenta lo scorrere del tempo: ogni ora trascorsa sulla superficie del pianeta equivale a sette anni sulla Terra. Il pianeta si rivela però totalmente inospitale e inabitabile, apparentemente ricoperto da un unico oceano percorso da un gigantesco e distruttivo moto ondoso. Quando Cooper e Brand raggiungono finalmente la loro nave, sono trascorsi ventitré anni dalla loro partenza. Sulla Terra, Murphy è diventata adulta e lavora come scienziata alla NASA, aiutando il professor Brand che ancora non ha risolto le equazioni. Solo in punto di morte, il professore confida a Murphy di aver risolto quell'equazione ben prima della partenza di Cooper e di aver capito che la sua soluzione non permette di sviluppare le navi che avrebbero potuto portare in salvo gli abitanti della Terra. L'unica salvezza per la specie umana è quindi rappresentata dal "piano B", ovvero quello di far nascere una nuova popolazione umana su un altro pianeta. Murphy capisce che il piano originario potrebbe ancora funzionare se si raccogliessero particolari informazioni sui dati gravitazionali presenti solo all'interno del buco nero, e pertanto inaccessibili. Dopo il disastroso esito della prima esplorazione, rimane carburante per raggiungere solo uno dei due pianeti restanti. Il gruppo decide di raggiungere Mann e il suo pianeta, poiché è l'unico che ancora trasmette dati. Quando sbarcano sulla superficie, scoprono un ambiente freddo e coperto di ghiacciai, del tutto inabitabile. Mann comunque è ancora vivo, e lo risvegliano dall'ibernazione. Nella base di Mann arriva un videomessaggio di Murphy, la quale rivela però anche l'impossibilità di salvare il genere umano. Cooper, che l'ascolta, decide di tornare al più presto sulla Terra.  Cooper e Amelia ricorrono a una manovra chiamata fionda gravitazionale attorno al buco nero per raggiungere il terzo pianeta. L'avvicinamento al buco nero determinerà però un ulteriore ritardo di cinquantuno anni rispetto al tempo sulla Terra, ma non ci sono alternative. Affinché Brand possa farcela, è necessario alleggerire la nave, così Cooper e Tars si staccano e si lasciano inghiottire dal buco nero. Incredibilmente Cooper non muore, ma viene condotto in un infinito spazio a cinque dimensioni, creato per l'occasione dagli esseri superiori che li stanno aiutando. In questo luogo apparentemente reale, che è la replica della stanza di Murphy, moltiplicata per ognuno degli innumerevoli istanti vissuti dalla stessa Murphy nella sua vita, Cooper riesce a controllare e a modificare il tempo e lo spazio. Si scopre allora che era Cooper il "fantasma" che comunicava con Murphy nella sua camera. Cooper comprende che la scelta degli esseri superiori non era ricaduta su di lui, ma sulla figlia Murphy, e che lui era un ponte grazie al quale poter comunicare con la figlia attraverso il sentimento di amore paterno. Cooper riesce così a trasmettere a Murphy nel presente e ormai adulta i dati, raccolti nel frattempo da Tars dentro al buco nero. I dati vengono trasmessi in codice Morse. Questi dati consentono a Murphy di completare la teoria del tutto, risolvere le equazioni e controllare la gravità. Cooper si risveglia in un letto, sorvegliato da un medico e una infermiera: è stato recuperato nel cosmo e si trova in un'immensa astronave terrestre in orbita intorno a Saturno, costruita anni prima grazie alle equazioni di Murphy. Saputo del salvataggio del padre, Murphy -ormai anziana e morente- si fa portare sulla stazione orbitante per vederlo un’ultima volta. L’incontro tra Murphy novantenne e il padre giovane come quando era partito, è struggente. Murphy si prepara all'estremo saluto non prima di avergli rivelato che Brand e Case sono ancora dispersi sul pianeta di Edmunds, invitandolo a raggiungerli. Il pianeta esplorato dall'astronauta Edmunds sarà la nuova casa dell’umanità.
Dunque, questo film è letteralmente uno dei film più complessi, e non solo per l’esorbitante numero di equazioni al suo interno, ma allo stesso tempo più emozionanti che io abbia visto.
“Interstellar” merita assolutamente di essere visto, quindi fate felici le vostre professoresse di scienze (e fidatevi di me quando vi dico che se tirate fuori questo film e aggiungete qualche osservazione filosofica, avete una buona possibilità di portare il vostro 5,8 di media ad un 6 invece di abbassarlo ad un 5) e correte a guardarlo immediatamente!
Il film è disponibile su qualsiasi sito online e streaming.
Articolo di
Elisa Borghi

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