Sette brevi lezioni di fisica

 

Oggi vi propongo la recensione di un libro del fisico e saggista Carlo Rovelli, cioè "Sette brevi lezioni di fisica".

È un viaggio all'interno del mondo della fisica, più propriamente di quella moderna del xx secolo, che rivoluziona il modo di vedere ogni singola parte del nostro universo: basti pensare a quella che viene definita come la più bella delle teorie, la relatività di Einstein. Come pensare lo spazio? Come pensare il trascorrere del tempo? E come a sua volta tutto in relazione al campo gravitazionale? La relatività si scontra con la fisica quantistica. Ogni cosa in quest'ultima prende significato quando è in relazione con qualsiasi altra cosa. Figo. E queste interazioni sono totalmente casuali ed è anche questo un po' il bello delle scoperte mai certe, ti intrigano. Figo anche questo. Si passa dalla riflessione microscopica al grandissimo ciclope macroscopico, che con quel solo occhio di cui è composto guarda tutta la parte microscopica come se fosse davvero troppo, troppo grande anche per la particella più piccola. Certo che però si accorge di come senza la particella più piccola non esisterebbe neanche lui. Ma l'universo comprende anche noi in quanto essere umani. Noi lo componiamo. Ci fa capire quanto sia importante per l'uomo porsi continuamente dei quesiti. Quanto l'uomo sia parte di un sistema e abbia il punto di vista che è interno, non esterno e che il suo modo di pensare sia condizionato da esso. Quanto sia bella la curiosità che ti spinge a porti domande sull'origine di ogni singolo fenomeno, tenendo in conto quanto ogni pensiero non sia la certezza più assoluta perché ci affidiamo alla probabilità. E pensare a quanto sarebbero fieri di noi i nostri antenati a sapere che siamo in evoluzione sul pensiero, che continuiamo a farci carico di cose più grandi di noi che alla fine ci riguardano. Perché vi consiglio sostanzialmente di leggere questo libro? Perché non si parla solo di fisica, fa capire quanto la nostra prospettiva sia spettacolare, quanto siamo davvero minuscoli rispetto a ciò che noi reputiamo come insieme di galassie, forse di universi, o di qualsiasi altro macrogruppo di cui ancora non siamo a conoscenza.

 

Francesca Scavo

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