1984
Il capolavoro di Orwell, scritto nel 1948 e pubblicato nel 1950, in piena guerra fredda, è un romanzo di fantascienza distopica. La parola distopia indica un’utopia al negativo: dunque, se l’utopia ritrae un mondo perfetto e ideale, la distopia ne mette in scena uno indesiderabile e spaventoso. La vicenda è, infatti, ambientata in una Londra del futuro nella quale mai nessuno desidererebbe vivere: la città in totale decadenza è caratterizzata da un’atmosfera cupa, grigia e fredda. I paesaggi rievocano lo stato d’animo proprio della popolazione: anche loro sembrano essere sottomessi al Grande Fratello, un personaggio misterioso, molto probabilmente immaginario, che incarna il Partito Interno. Il Grande Fratello pare essere onnipotente e onnisciente e, secondo il suo progetto totalitaristico, controlla i suoi cittadini spiandoli attraverso i cosiddetti “teleschermi”. Questi strumenti tecnologici sono impiantati in ogni angolo della città e, addirittura, nelle abitazioni private, annullando la privacy della comunità che si vede costretta a seguire, senza potersi in alcun modo sottrarre, ai dettami antisociali del Partito.
Margherita Berselli 3A