Elezione del Presidente della Repubblica: continuano le fumate nere

 Ad oggi, 27 gennaio, non è ancora stato nominato il successore di Sergio Mattarella, attuale Presidente della Repubblica. Ma cerchiamo di capire come funzionano le elezioni, apparentemente così complicate.


Gli articoli dedicati al Presidente della Repubblica sono contenuti nel titolo II della Costituzione e vanno dall’83 al 91.


L’articolo 83 recita: “Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri.

All'elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato.

L'elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell'assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta.”.

Oggi si è tenuto il quarto scrutinio ma non si è ancora trovato un nome per il prossimo Presidente. Gli astenuti sono stati 441 mentre le schede bianche 261. L'attuale Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sale a quota 166 preferenze, dopo le 125 di ieri. Enrico Letta, a capo del Partito Democratico, commenta con: “Serve un nome condiviso, no a vincitori e vinti", mentre Matteo Salvini, segretario di Lega Nord afferma: "Il mio obiettivo è tenere unito il centrodestra e tenere unita la maggioranza. Spero che entro domani ci sia il presidente della Repubblica". Domani alle 11 si terrà la quinta votazione.


Che requisiti deve avere il Presidente della Repubblica?

Può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici.”, così spiega l’articolo 84.


Quanto tempo dura la carica del Capo dello Stato?

Il Presidente della Repubblica è eletto per sette anni”. (Articolo 85)

Mattarella è in carica dal 3 febbraio 2015.


Chi fa le veci del Presidente della Repubblica?

Le funzioni del Presidente della Repubblica, in ogni caso che egli non possa adempierle, sono esercitate dal Presidente del Senato.

In caso di impedimento permanente o di morte o di dimissioni del Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei deputati indice la elezione del nuovo Presidente della Repubblica entro quindici giorni, salvo il maggior termine previsto se le Camere sono sciolte o manca meno di tre mesi alla loro cessazione.” (Articolo 86)


Oggi si è tenuta la prima elezione con quorum sceso alla maggioranza dei grandi elettori. Si è verificata però una nuova fumata nera, dovuta all’astensione del centrodestra e alle schede bianche del centrosinistra. Gli ex M5S votano il magistrato Nino Di Matteo, boom di voti anche per il Capo dello Stato uscente Sergio Mattarella. Europa Verde e Sinistra Italiana votano Luigi Manconi. Azione e +Europa votano Marta Cartabia, attuale ministro della giustizia. Si registrano voti anche per il premier Draghi.


Alcuni fra i grandi elettori hanno dato sfogo alla loro fantasia proponendo, tra i tanti, Amadeus, Alfonso Signorini, Bruno Vespa, Alberto Angela, Rocco Siffredi.


Non ci resta che aspettare la “chiama” di domani 28 gennaio, che si terrà alle ore 11 per sapere se si è trovato un nome per il prossimo Capo dello Stato.


Michela Martin

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