Scoppiata la guerra in Ucraina

Il 24 febbraio alle 4 del mattino sono cominciati i bombardamenti sul suolo ucraino da parte delle armate russe. Assieme alle forze aeree sono state mandate all’attacco truppe di terra dalla Bielorussia e dalla Crimea, con lo scopo di attaccare di Mariupol e Odessa.

Alle 23 dello stesso giorno i soldati russi sono arrivati a Kiev occupando l’aeroporto di Hostomel per far sbarcare ulteriori unità aviotrasportate nel territorio.

Nella giornata di oggi l’assedio alla capitale ucraina si è intentensificato, mentre la popolazione si è nascosta nella metropolitana per difendersi dai bombardamenti; secondo le dichiarazioni da Kiev, sono attualmente stimati 800 morti tra i soldati russi e un numero che oscilla tra 57 e 137 tra gli ucraini, mentre le comunicazioni da Mosca non riportano perdite tra civili e militari.

Il presidente della federazione russa Vladimir Putin ha dichiarato: “Chiunque provi a interferire deve sapere che la nostra risposta sarà immediata e porterà conseguenze mai sperimentate nella storia.” I capi delle nazioni occidentali si preparano a sedare il conflitto con alte sanzioni nei confronti della Russia: “Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici usati per giustificarlo”, si è espressa così la presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen. Anche l’Italia non è rimasta in silenzio e il primo ministro Draghi afferma: “Il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerato”.





Tommaso Colombini e Laura Amaduzzi

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