Una minaccia all'orizzonte europeo

 Il mondo é pieno di conflitti prolungati che a prima vista sono una conseguenza di

ragioni ideologiche, religiose o culturali, ma dietro queste si nascondono questioni

sull’egemonia e il desiderio di controllare le risorse alimentari, energetiche o d’altro tipo.

Un esempio è quello che vediamo accadere negli ultimi giorni: la Russia ha sempre

considerato l’Ucraina come parte naturale della sua sfera di influenza, parte integrante

della sua storia e cultura. Secondo il pensiero di Putin non è solo un Paese confinante,

sono parenti, persone con cui la Russia ha legami di sangue, poiché l’Ucraina sarebbe

stata creata dalla Russia. Per Putin è stato "un errore" del leader bolscevico Lenin

strappare i territori alla Russia per creare l'Ucraina, dice: "L'Ucraina ha sempre rifiutato

di riconoscere i legami storici con la Russia, e non c'è da meravigliarsi quindi per

l'ondata di nazismo e nazionalismo”. Già nel 2014, dopo l’,invasione della Crimea , la  Russia ha  sostenuto i movimenti separatisti  del territorio ucraino  del Donbass  che si trova lungo il confine orientale dell’Ucraina a stretto contatto con la Russia. L’ipotesi è che Putin voglia creare una specie di stato “cuscinetto “che lo separi dall’ Ucraina filoeuropea che entrerebbe di conseguenza sotto la sfera di influenza della NATO. Invece per l’Ucraina la volontà di ottenere un futuro europeo è un bene che esige sacrifici anche estremi: già nel 2014 , il popolo ucraino cacciò il presidente filorusso che non voleva firmare il Trattato di associazione fra l’Ucraina e l’Unione europea e instaurò un governo filoeuropeo non riconosciuto da Mosca. Con occhi esterni alla vicenda , per il presidente USA Biden l’invasione russa è sempre stata una chiara possibilità, mentre gli europei e gli ucraini non credevano fino a ieri all’ipotesi ,perché sostenevano che lo scopo di Putin fosse solo

quello di destabilizzare l’Occidente. Anche Zelensky, presidente ucraino, minimizzava la

minaccia, sostenendo che la situazione era “pericolosa ma ambigua“. L’idea comune

di fronte al conflitto è che Putin voglia seppellire l’ordine NATO; la reazione dei leader

delle altre nazioni è stata solida e affermano tutti compattezza, unione e solidarietà con

lo scopo di tranquillizzare i civili. I giovani sono infatti suggestionati maggiormente dalle

immagini trasmesse sui social che suscitano terrore. Ora non resta che chiedersi cosa

ci aspetterà in futuro: si riuscirà’ ad arrivare a una soluzione pacifica? L’alternativa sarebbe una guerra atomica che segnerebbe la fine dell’umanità.


Poletti Giorgia, Benetti Chiara 4D


Post popolari in questo blog

PASTA CON LENTICCHIE ALLA PUGLIESE - prof. Mauro Alò

ANIME SCALZE - FABIO GEDA

La voce di Francesca, il silenzio di Paolo: compassione e nostalgia nel canto V